In questo periodo gli attacchi informatici di successo provengono dal web (80% del totale) e sfruttano comportamenti umani scorretti (oltre l’85% del totale). Nonostante la realtà preoccupante in termini di sicurezza, i sistemi progettati da molte aziende per proteggere da tali minacce non sono efficaci, poiché adottano un approccio statico, basato sulla reputazione delle pagine che vengono visitate. Da informatico con oltre 25 anni di esperienza nel settore, ho apprezzato particolarmente l’approccio che #ERMES propone per risolvere i continui attacchi ai dati; per spiegare nei dettagli che cosa è il prodotto di cui #IPSNet è partner nelle vendite, ho voluto rivolgere all’Ing. Hassan Metwalley, CEO di Ermes – Intelligent Web Protection, alcune domande:

Come nasce l’idea di Ermes?

Ermes nasce da un progetto di ricerca portato avanti tra Italia e Stati Uniti sul fenomeno dei web trackers. Alla base della ricerca, e di quella che è poi diventata Ermes – Intelligent Web Protection con gli sviluppi dei primi algoritmi di AI, l’intuizione del Prof. Marco Mellia del Politecnico di Torino: i grandi cambiamenti che stavano avvenendo nel web avrebbero modificato la natura degli attacchi cyber, spostandone il focus dalla rete aziendale al browser, passando quindi per l’essere umano.        

Qual è lo scopo del prodotto?

L’obiettivo delle nostre soluzioni è quello di ridurre sensibilmente (di oltre il 30%!) l’esposizione delle organizzazioni agli attacchi hacker veicolati via web, oggi principale vettore di attacco con cui vengono colpite le aziende e che le soluzioni di sicurezza tradizionali non riescono a presidiare efficacemente. Gli attacchi che vanno a segno, infatti, fanno leva sull’interazione umana ed è necessario l’impiego dell’intelligenza artificiale per prevenire e bloccare sul nascere questa tipologia di attacchi, sempre più sofisticata.

In cosa è innovativo rispetto ad altri prodotti presenti sul mercato?

La nostra tecnologia è stata presa in oggetto dalle ricerche di Gartner proprio per il contributo che i nostri algoritmi di Intelligenza Artificiale portano nell’ambito della cybersecurity, permettendo di identificare quelle minacce che risultano invisibili alle altre soluzioni poiché non si imita a valutare la “reputazione” dei servizi web ma ne analizza il comportamento. Per spiegarlo con un esempio, è come se durante dei controlli in aeroporto, oltre a guardare il passaporto dei servizi web, Ermes li facesse passare sotto un metal detector. In questo modo, Ermes riesce ad evitare sia che i criminali accedano ad informazioni utili a costruire un attacco, sia che gli attacchi raggiungano effettivamente le vittime e vengano eseguiti. Inoltre è una soluzione on-device, complementare a qualsiasi sistema di sicurezza informatico e a differenza delle tradizionali soluzioni, che richiedono tempistiche e costi di attivazione non indifferenti, la protezione di Ermes è attivabile in pochi semplici passi, offrendo una migliore esperienza di navigazione per gli utenti ed una migliore performance dei dispositivi.

Come funziona la commercializzazione?

Riteniamo che la costituzione di collaborazioni con una rete di Partner qualificata, che sia vicina anche alle realtà che operano in ambito territoriale, sia necessaria per portare in maniera efficace e rendere accessibile la nostra soluzione sul mercato italiano. IPSNet si distingue per essere un punto di riferimento da oltre 20 anni per le aziende del territorio Piemontese, e riteniamo che attraverso questa unione sarà ancora più semplice facilitare il processo di digitalizzazione e la messa in sicurezza delle tante realtà che si affidano a loro.  

Perché avere una adeguata protezione sul web è fondamentale per le aziende?

Il web negli ultimi anni si è distinto come principale vettore di attacco utilizzato dagli hacker per colpire organizzazioni di varia entità, non solo utenti privati. Basti pensare che l’80% degli attacchi hacker che hanno avuto successo hanno sfruttato proprio questo vettore. Il web risulta estremamente vulnerabile, poiché gli attacchi che vengono posti in essere strumentalizzano l’anello più debole della catena di sicurezza: le persone. Queste passano sempre più tempo online, sia per questioni lavorative che private, e navigano da diversi dispositivi e ubicazioni; questo rende difficile mantenere determinati standard di sicurezza.

Quali pericoli si corrono?

Gli attacchi hacker che avvengono sul web crescono esponenzialmente sia in termini di volumi, che per grado di sofisticatezza. Ogni giorno vengono creati oltre 200.000 nuovi siti di phishing (attacchi che non avvengono solo tramite Email, come erroneamente si crede) che spesso vivono per soli pochi giorni (o addirittura ore) e non riescono ad essere quindi identificati dalle soluzioni tradizionali. Inoltre, durante la navigazione, gli utenti lasciano inconsapevolmente delle tracce e informazioni che possono essere utilizzate da hacker per costruire attacchi su misura, in grado di trarre in inganno anche gli utenti più attenti, che vengono inconsapevolmente strumentalizzati per porre in essere le azioni criminali. Minacce ed attacchi con queste caratteristiche necessitano dunque del supporto dell’Intelligenza Artificiale per far sì che questi pericoli possano essere sradicati. 

Grazie a tutte queste caratteristiche innovative e al supporto che l’azienda fornisce ai suoi dealer, #IPSNet,  nel proprio ruolo di #SystemIntegrator e #ManagedServiceProvider, ha scelto l’innovativa soluzione di Intelligenza Artificiale #ERMES per la #Cybersecurity dei propri affezionati clienti.

Giorgio Bagnasco.

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